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Mahabharata - Libro III - Vana Parva

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Traduzione: Giorgio Borgonovi e Marco Marzagalli
Pubblicazione 2008
245 pagine
Prezzo di copertina: 14.50 €
14,50 €

Traduzione dal sanscrito: prof. Ramesh Menon
Traduzione: Giorgio Borgonovi e Marco Marzagalli
ISBN 978-88-903324-2-5
Pubblicazione: 2008
Caratteristiche: 245 pagine - brossura - cm. 14,5x20,5
Prezzo di copertina: € 14.50

Il Mahabharata, letteralmente “il grande [poema] dei Bharata”, è il più grande componimento epico di tutti i tempi. Con i suoi 18 libri principali (Parva) è lungo circa sette volte e mezza Iliade e Odissea messi insieme.

Composto in epoche remote, secondo la tradizione dal grande brahamana Vyasa, è passato dalla tradizione orale alla scrittura per la prima volta probabilmente nel II° o III° secolo, quando le invasioni minacciavano di disperdere la tradizione morale e religiosa indiana.

Questa imponente opera contiene non solamente una vicenda appassionante, ricca di personaggi umani e divini, ma anche i principali insegnamenti sui valori morali, sociali e religiosi indiani.

Appassionante, nella sua forma leggera di racconto epico, il Mahabharata contiene ogni elemento della vita dell’uomo, i sentimenti, la violenza, il sesso e la sete di potere, raccontando le vicende della famiglia dei Kuru.

Una vicenda che li porterà ad essere i protagonisti degli eventi che genereranno una gigantesca e disastrosa guerra lunga 18 giorni, una guerra di 5000 anni fa, che concluderà un’era del mondo e darà l’inizio al Kali-yuga: il tempo in cui viviamo oggi.

Il Mahabharata che proponiamo è la traduzione in italiano del lavoro del Prof. Ramesh Menon che ha scritto una esaustiva versione in inglese del poema e che ci ha gentilmente concesso i diritti di traduzione.
E’ assente, per scelta del Prof. Menon, la prima parte dell’Adi Parva, che narra la creazione dei mondi, la nascita dei Deva e degli Asura e le loro battaglie, le lotte fra i naga e Garuda, le storie dei saggi Utaka, Bhrigu, Chyvana e Astika, del re Kashyapa e del naga Takshaka, e di come da un ramo della dinastia dei Puru si sia sviluppata la casata dei Kuru.

In questo libro, il Vana Parva, si avvicina la terribile guerra del passaggio fra le ere, Markandeya dà ai Pandava una descrizione del kali-yuga, l’epoca iniziata nel 5000 a.C. circa.

“L’uomo soffre orribilmente in quel tempo di terrore, soffre per orrori inconcepibili che arrivano sia dal suo interno che dal mondo che lo circonda, vive circondato dalla malvagità e ogni suo respiro è pieno di paura.
Nel kali-yuga, i re sono, nella maggior parte dei casi, uomini pieni di rabbia, vanità, lussuria e menzogna, si compiacciono di infliggere tormenti e morte ai loro sudditi, anche a donne e bambini; rimangono al potere per poco tempo, poi cadono, sono famelici e rapaci. Uomini assetati del potere, uomini con grandi carenze interiori e re con il cuore di mostro governeranno la terra; la capacità di fingere di essere grandi uomini verrà scambiata per grandezza e le fanfaronate per eroismo.
Saranno riconosciuti capi non gli uomini retti, giusti o saggi, ma solo coloro che hanno accumulato grandi ricchezze con ogni possibile mezzo. L’arroganza e la furbizia verranno scambiate per saggezza e correttezza, la superbia e la sopraffazione di chi alza la voce sarà interpretata come segno di istruzione. Nelle questioni di giustizia solo l’abilità di distorcere la verità peserà nel verdetto finale. Solo i poveri manterranno virtù e onestà, ma i potenti renderanno loro la vita miserevole fino a che non riusciranno a corrompere pure loro.
Uomini e donne, oppressi al di sopra di ogni possibile sopportazione, fuggiranno via dalle macabre città di quei re, si nasconderanno fra le montagne in valli segrete, dove ritorneranno alla natura vivendo di miele selvatico, di radici e di frutti, di uccelli e di fiori.
La violenza e la guerra si insedieranno nelle città di tutta la terra, terribili guerre e malattie demoniache decimeranno la razza umana.
Tutto il mondo sarà coperto da una malsana oscurità e la terra sarà piena di ogni male; la preziosa acqua del suolo si prosciugherà a causa della malvagità dell’uomo; freddo selvaggio, caldo opprimente, siccità atroci e catastrofiche inondazioni terrorizzeranno la popolazione del kali-yuga fino a che la terra non diventerà l’inferno della creazione, dove non si nasce per il piacere, ma solo per espiare i peccati precedenti".

Ti invitiamo a scaricare i primi due capitoli del primo libro, il testo è molto più interessante e coinvolgente rispetto a quello che si può immaginare senza conoscerlo:



Ti proponiamo anche due articoli di approfondimento scritti da soci:



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